Il ponte dentale è un tipo di protesi fissa che serve a ripristinare un dente mancante. I pazienti possono trovarsi senza un dente per diversi motivi: traumi, estrazioni dentarie, caduta del dente per parodontopatie, mancanza del dente fin dalla nascita. La mancanza di un dente in bocca comporta diversi problemi per il paziente, da un lato un difetto estetico con le eventuali conseguenze psicologiche, dall'altro un problema funzionale di masticazione, malocclusione, riassorbimento dell'osso che non è mantenuto attivo dalla presenza del dente, disallineamento dei denti adiacenti che tendono ad occupare lo spazio libero.
Per tutti questi motivi è bene sostituire il dente mancante con un elemento artificiale. Tale elemento può essere un impianto dentale oppure un ponte. Il ponte è solitamente meno costoso dell'impianto. Il ponte non sostituisce la radice del dente ma viene sostenuto dai due denti adiacenti a quello mancante. Il costo del ponte è dovuto alla protesi che deve ricostruire 3 denti (quello mancante per intero e due capsule su quelli adiacenti per renderlo stabile e robusto). A questo si aggiungono i costi dell'eventuale estrazione, preparazione dei denti pilastro e cementazione.
Il ponte ha lo svantaggio di richiedere la modifica di denti sani, infatti i denti adiacenti a quello mancante devono essere preparati per sostenere il ponte. I denti sono quindi limati per far in modo che le capsule che li ricopriranno avranno forma e dimensioni normali. Se i denti pilastro non venissero limati non sarebbe possibile installare un ponte esteticamente e funzionalmente perfetto.